Quando l’ambiente di lavoro è tossico…
Come riconoscere i segnali d’allarme e alcune strategie per sopravvivere…
Cos’è un ambiente di lavoro tossico?
Un ambiente di lavoro che compromette il benessere fisico o mentale di chi lavora in quell’ambiente.
Non si tratta di un “normale” livello di stress, ma di un tale livello di stress da arrivare a far star male.
Insomma, il lavoro tossico fa male.
Probabilmente leggendo questa frase starete pensando: “che ovvietà”, oppure “si fa male e ne so qualcosa”.
Entrambi i pensieri sono corretti ma ne manca un terzo: il lavoro fa male anche alle aziende e ai datori di lavoro che possono subire delle conseguenze in termini di azioni legali (lavoratori e le lavoratrici potrebbero farci causa se solo conoscessero di più i loro diritti e il diritto fosse più accessibile!)
⚠️ Ricapitolando: il lavoro tossico fa male a chi lo subisce e a chi lo genera.
Chi lo dice?
L’articolo 2087 del Codice Civile su cui si sono basate decine di sentenze in tema di stress correlato al lavoro.
Le sentenze sono talmente tante (e di conseguenza le cause fatte contro le aziende) che la Cassazione ha stilato alcuni principi su cui si basa il diritto di chi lavora in un ambiente tossico a ottenere un risarcimento danni:
📌 se si è lavorato in un ambiente con situazioni stressanti e/o conflittuali;
📌 se a causa di questo ambiente si è subito danni psicofisici (dall’ansia a una gastrite!)
📌 se l'azienda abbia preso (o meno) le dovute precauzioni, come richiesto dall'articolo 2087 del Codice Civile, per prevenire o mitigare tali condizioni lavorative dannose.
❗In assenza della prova di aver esercitato tutte le dovute tutele, l’azienda sarà chiamata a rispondere dei danni.
Tutto chiaro fin qui?
(Ah qui trovate il link ai miei corsi di formazione per migliorare un ambiente lavorativo tossico ⬇️ )
💡Adesso vediamo insieme alcuni dei segnali di allarme da non ignorare:
• “Il capo” controlla ogni minimo dettaglio del tuo lavoro, anche le email che invii;
• Mancanza di feedback costruttivo: Ricevi solo critiche distruttive o, al contrario, nessun feedback per mesi;
• Comunicazione passivo-aggressiva: “Come al solito, qualcuno ha dimenticato di fare il suo lavoro…” magari nelle chat di gruppo;
• Turnover elevato: le persone se ne vanno continuamente, specialmente quelle più competenti;
• Ritorsioni per le opinioni: la persona esprime dubbi o suggerimenti viene isolata;
• Quando qualcosa va storto, si cerca sempre una persona colpevole invece di una soluzione;
• Orari impossibili: Ti viene chiesto regolarmente di lavorare fino a tardi senza preavviso o il weekend;
• Pressione costante: “Siamo una famiglia” viene usato per giustificare richieste eccessive;
• Ferie scoraggiate: Quando chiedi le ferie, ricevi occhiate di disapprovazione o commenti sarcastici;
Se vivete una o più di queste situazioni è altamente probabile che un vostro diritto sia calpestato e che voi possiate uscire da questa situazione tutelandovi in molti modi diversi.
❌ Vuoi ancora qualche assaggio di lavoro tossico?
Ecco la rassegna dei personaggi tipici di un ambiente di lavoro tossico:
🗣️ il capo tiranno (o la capa)
Urla, minaccia, umilia pubblicamente i dipendenti.
🤥 Il collega (o la collega) manipolatore
Sembra amichevole ma raccoglie informazioni per usarle contro di te. Esempio: Ti chiede come stanno andando i tuoi progetti “per curiosità”, poi riferisce tutto al capo presentando le tue difficoltà come incompetenza.
👻 Il leader (o la leader) assente
Non prende mai decisioni, scarica le responsabilità. Esempio: Quando il cliente è insoddisfatto, dice “Parlate con il team, io non mi occupo di questi dettagli.”
💪 Strategie di sopravvivenza
Proteggiti ❤️
⛔ Stabilisci confini chiari: “Non posso rispondere alle email dopo le 19:00”;
📧 Documenta tutto: Tieni traccia di email, decisioni e conversazioni importanti;
🌈 Crea una rete di supporto: Identifica colleghi fidati con cui confrontarti;
💝 Ricorda i tuoi valori: Non compromettere la tua integrità per “andare d’accordo”;
🤓 Investi in te: Continua a formarti e a sviluppare competenze trasferibili;
🍀 Come provare a migliorare l’ambiente?
Inizia dal piccolo
✅ Sii l’esempio: Comunica in modo rispettoso e costruttivo;
✅ Proponi soluzioni: Invece di lamentarti, presenta alternative concrete;
✅ Celebra i successi: Riconosci pubblicamente il buon lavoro dei colleghi e delle colleghe.
(Qui trovate il link per i miei corsi di formazione su equità e antidiscriminazione in ambito lavorativo ⬇️ )
🤝 ALTRI CONSIGLI
Affronta i problemi direttamente
📌 Parla con il capo: “Ho notato che nelle ultime settimane c’è molta tensione nel team. Potremmo discutere di come migliorare la collaborazione?”;
📌 Suggerisci processi: “Che ne dici se introduciamo un feedback anonimo mensile per migliorare la comunicazione?”;
📌 Coinvolgi gli HR: Se esistono, presenta dati concreti sui problemi;
📌 Organizza pranzi informali con i colleghi;
📌 Aiuta a risolvere conflitti minori prima che degenerino
🛫 Quando è ora di andarsene?
📌 I tuoi tentativi di miglioramento vengono sistematicamente ignorati o puniti;
📌 La tua salute fisica o mentale è compromessa;
📌 L’azienda non rispetta leggi o principi etici fondamentali;
📌 Non vedi possibilità di crescita o cambiamento.
🧳 Come preparare l’uscita?
✅ Aggiorna il CV: Evidenzia i risultati ottenuti nonostante le difficoltà;
✅ Costruisci una rete: Mantieni contatti con ex colleghi e professionisti del settore;
✅ Risparmia: Crea un fondo di emergenza per avere più libertà di scelta.
E se tutto questo non è sufficiente ricorda del tuo diritto ad esercitare i tuoi diritti: rivolgiti a un sindacato o chiedi supporto psicologico se la tua situazione di salute mentale è a rischio e, infine, ricorda che puoi sempre rivolgerti a dei legali esperti in materia.
Nel nostro Studio Wildside un team di Avvocate e Avvocati si occupa in modo diretto e da anni di tutelare lavoratrici e lavoratori da molestie, mobbing, discriminazioni in ambito lavorativo.
Se hai bisogno di una consulenza li trovi all’indirizzo info@wslegal.it.
Io, invece, da molti anni ho scelto di lavorare “da dentro”, ovvero direttamente nei luoghi di lavoro (attraverso formazione, percorsi orientati all’equità e interminabili momenti di confronto e formazione con i management delle aziende).
Se leggendo questa newsletter vi siete riconosciuti in certe dinamiche tossiche e pensate che sia arrivato il momento di cambiare qualcosa, potete scrivermi a info@cathylatorre.com
💡 Ricorda sempre
Un ambiente di lavoro tossico non è normale, anche se tutti attorno a te sembrano accettarlo.
Cathy
Sempre utilissimo ciò che scrivi e io purtroppo mi sono riconosciuta in gran parte. La mia salute mentale ha avuto un crollo e io mi sono rivolta a una terapeuta ed essendo io anche una persona con disabilità dovute a malattie pregresse, ho una quota di invalidità civile del 60% ho anche una fragilità di salute fisica. Lavoro per il ministero di Giustizia, a Bologna, ti assicuro che anche il sindacato di è trovato di fronte un muro di gomma. Il lavoro è la mia ossessione
Tutto molto interessante e istruttivo!